La ricetta di oggi nasce dalla fusione della cucina portoghese e italiana: preparerò una ricetta tipica italiana, dal ricettario di mia suocera, nella cataplana, una pentola portoghese.
In Portogallo ci sono innumerevoli esempi di pasticceria conventuale, ovvero dolci creati nei conventi.
Venivano realizzati per sfruttare i tuorli d’uovo avanzati dopo aver venduto gli albumi per la produzione del vino o utilizzati per la stiratura dei capi all’interno del convento.
Questi dolci non solo contengono molti tuorli, ma usano anche tanto zucchero. Questo perché, dopo la colonizzazione dell’isola di Madeira, in Portogallo abbondava lo zucchero e veniva dato in Offerta dalla corona ai conventi, monasteri e associazioni di beneficenza. Alle monache e ai frati bastava aggiungere acqua e utilizzare le diverse cotture e stati dello zucchero per creare i più classici dolci da convento, come gli ovos moles o i papos-de-anjo, dolce che vi presento oggi.
I papos-de-anjo sono molto facili da realizzare e sono perfetti da avere sulla tavola dei dolci natalizi.
I tozzetti sono biscotti secchi con cioccolato e nocciole, tipici di Viterbo .
Molto caratteristici del periodo natalizio, sono così buoni e facili da fare che vengono consumati tutto l’anno.
Sono perfetti a colazione, a merenda o a fine pasto. Molto versatili, sono meravigliosi da intingere nel latte, nel tè o anche nel vin santo, un vino liquoroso fatto con uva appassita.
La ricetta di oggi è di nonna Cecilia, nonna appunto del mio caro amico David Valeri, che me l’ha generosamente trasmessa.
Quando ho pubblicato la ricetta delle empadinhas de pato, vi ho parlato un po’ delle empadinhas, le piccole torte salate ripiene che in Portogallo si vendono come spuntino nei bar e nelle pasticcerie. In casa si consumano per lo più come antipasto, anche se c’è chi ne fa un pasto. Le più gettonate sono quelle di pollo, ma oltre ai ripieni di carne ci sono empadinhas di lampreda , di gamberi o anche vegetariane.
Il brasato è una preparazione classica della cucina italiana che prevede la cottura lentissima di un pezzo di filetto di manzo intero nel vino rosso insieme a verdure, erbe aromatiche e spezie. La ricetta è tipica del Piemonte e utilizza il Barolo, vino della regione, divenendo così “Brasato al Barolo”.
Visto che io abito in Umbria, ho pensato di sostituire il Barolo con il Sagrantino, vitigno autocnono della regione che è anche uno dei vini più alto contenuto di tannini al mondo. Ho utilizzato il corposo vino umbro per fare questo secondo piatto succulento, perfetto per un pasto lento in famiglia.
Chiunque segua Sal&Saudade e (o 😜) conosca anche solo un po’ la cucina tradizionale portoghese si sarà sicuramente reso conto che sulla tavola di un portoghese non può mai mancare una buona sopa! Così iniziano i pasti in Portogallo e la sopa serve a preparare lo stomaco per la portata principale che seguirà.